viernes, 28 de junio de 2013

Canelli. Secondo appuntamento per la rassegna "Il Cortile racconta" con il gruppo teatrale "Le Donne di Sabbia"




Lunedì, 24 Giugno 2013


Venerdì 28 giugno, ore 21, si terrà il secondo ed ultimo incontro dell’edizione 2013 de “Il cortile racconta”, rassegna  organizzata da Memoria VivaAzione Cattolica San Tommaso e Biblioteca G. Monticone, con il patrocinio del Comune di Canelli.
Presso il cortile ex Scuola G.B. Giuliani, via G.B. Giuliani 29, il gruppo teatrale Donne di Sabbia di Torino rappresenterà lo spettacolo analogamente intitolato “Donne di Sabbia”.
Donne di Sabbia, è un gruppo di teatro formatosi per portare in scena in Italia lo spettacolo denuncia di Humberto Robles: le voci delle donne e delle violenze subite a Ciudad Juàrez, una storia di estrema attualità sul tema del femminicidio.
"Si potrebbe parlare di femminicidio in molti modi - spiegano -, ad esempio:
·    raccontando una delle tante storie di donne uccise in Italia per motivi passionali, per gelosia o anche solo per l’esercizio di un potere che l’uomo crede di poter esercitare sulla donna quando lei non si piega al suo volere;
·    oppure potremmo raccontare la condizione delle donne in Pakistan, India e Bangladesh donne che vengono sfigurate in viso con acidi o bruciate vive come punizione di reati mai commessi;
·    oppure ancora, potremmo parlare delle donne e ragazze in Afghanistan, che dietro ai loro burqa sono private di un volto, di una voce, della stessa dignità di essere umano.

Abbiamo, invece, scelto di denunciare le storie vissute a Ciudad Juarez, città di frontiera tra Messico e Stati Uniti, considerata oggi la città più pericolosa del mondo che divora le sue figlie. Qui si è adoperato per la prima volta il termine femminicidio. Qui, oltre 900 donne, adolescenti e bambine, sono state rapite, torturate, violentate, mutilate e uccise nella più totale impunità, con la tacita connivenza della polizia locale".
Dal marzo 2006 il gruppo Donne di Sabbia ha portato le testimonianze dei parenti delle vittime in tante città italiane arrivando oggi a contare circa 70 repliche che hanno coinvolto oltre 5.000 spettatori. Donne di Sabbia non percepisce alcun guadagno ma offre il proprio spettacolo con la sola intenzione di fare conoscere al maggior numero di persone il terribile fenomeno del femminicidio. Rappresentare lo spettacolo senza fini di lucro è un loro imperativo morale: ogni eventuale contributo è devoluto all'associazione "Nuestras hijas de Regreso a casa", organizzazione messicana dei parenti delle vittime che lotta contro l’impunità e che dà un sostegno concreto agli orfani del femminicidio.
Donne di sabbia ha il patrocinio della Sezione italiana di Amnesty International.
“Queste donne, nel rappresentare il testo, fanno sentire a chi le ascolta la perdita di un loro caro come propria, fanno sentire agli spettatori che le donne-bambine cui è stata tolta la vita violentemente a Ciudad Juárez, sono stati esseri umani come le loro figlie, semplici e belle come tutte le giovani della loro età, piene d’illusioni e di speranze per un futuro che non arriverà mai. Riescono a strappare le lacrime a volte di dolore, a volte d'indignazione per i crudeli crimini commessi che rimangono impuniti.”
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.