Il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Argomento di grande attualità, visti i misfatti del terrorismo islamico integralista, che si rivolgono in primo luogo contro le donne.
“Le donne come sempre sono vittime due volte: persone inermi spazzate via da un agguato terroristico o dagli “effetti collaterali” di un bombardamento, ma anche possibile oggetto di violenze e di stupro in qualsiasi momento della propria esistenza.
L’Associazione IL TE’ DELLE DONNE DELMONDO, in collaborazione con il Comune di Sestri Levante, ha voluto invitare un altro gruppo di donne che da 9 anni porta in giro per l’Italia lo spettacolo DONNE DI SABBIA, tratto da un testo di Humberto Robles, drammaturgo messicano. Lo spettacolo è una testimonianza e una denuncia del femminicidio di Ciudad Juarez (Messico).
Ciudad Juarez è una città industriale, sorta in una zona tormentata dalle lotte per il controllo del confine, dal narcotraffico all’emigrazione clandestina verso gli Stati Uniti.
E’ costellata di maquilladores, stabilimenti a proprietà straniera, dove la forza lavoro è impiegata sottocosto e dove non sono rispettati i diritti minimi di tutela della dignità umana. In questa città, dal 1993, sono più di un migliaio le donne barbaramente assassinate e altrettante quelle scomparse.
Sappiamo bene che il femminicidio purtroppo non è una realtà specifica di Ciudad Juarez, ma è tristemente diffuso in tutto il pianeta, anche in Italia, dove avviene prevalentemente tra le mura domestiche o comunque ad opera di un familiare: padre, marito, ex fidanzato.
Ma Ciudad Juarez ci è “vicina” anche per un altro motivo: è terra di passaggio, di grandi migrazioni dal Messico verso gli Stati Uniti. Il tema delle migrazioni, molto attuale, è particolarmente sentito dall’Associazione Il Te’ delle Donne del Mondo, in cui collaborano da anni donne di vari paesi. Lo scopo principale dell’Associazione è vivere e promuovere la ricchezza che nasce dalla convivenza tra persone di diverse culture più che mai necessaria in questi difficili momenti.
