Giovedì sera è andato in scena a Torino, alla Fondazione Fulvio Croce, lo spettacolo-denuncia “Donne di Sabbia – Testimonianze di donne di Ciudad Juarez”, arrivato quest’anno a dieci anni di attività. Un grazie sentito alla Presidente Emiliana Olivieri
Dieci anni...ricordo perfettamente quando nel 2006 vidi per la prima volta "Donne di sabbia":
Marisela Ortiz, la fondatrice dell'Associazione dei parenti delle vittime dei femminicidi di Ciudad Juarez, era a Torino e la conobbi...quel giorno la seguii in tutti i suoi incontri, ero sbalordita, incredula che si conoscesse così poco di quella tremenda tragedia del Messico...Con Assunta Confente, andammo alla sera a vedere lo spettacolo che per la prima volta veniva messo in scena alla presenza di Marisela.
Marisela Ortiz, la fondatrice dell'Associazione dei parenti delle vittime dei femminicidi di Ciudad Juarez, era a Torino e la conobbi...quel giorno la seguii in tutti i suoi incontri, ero sbalordita, incredula che si conoscesse così poco di quella tremenda tragedia del Messico...Con Assunta Confente, andammo alla sera a vedere lo spettacolo che per la prima volta veniva messo in scena alla presenza di Marisela.
Da allora Ciudad Juarez, le donne uccise in quel lontano paese al confine fra Messico e Stati Uniti, Marisela Ortiz e l'Associazione Nuestras Hijas de Regreso a Casa sono costantemente stati nei miei pensieri e ho cercato per quel che ho potuto, insieme ad Amnesty International e al Tavolo di Juarez, di sensibilizzare quelli che ancora non conoscevano il dramma che tante famiglie avevano vissuto e continuano ancora oggi a vivere.
Grazie alle Donne di Sabbia, a Gianfranco Mulas, Adelaide Colher Pereira, Oriana Fruscoloni, Anna Ottone, Patrizia Papandrea, Monica Livoni che instancabilmente portano avanti questa piece teatrale da dieci anni!
E' un onore per me essere considerata una vostra sorella.
E' un onore per me essere considerata una vostra sorella.